Alessandra Laterza è la determinazione fatta persona. Audace e appassionata, dopo un’assenza lunga 40 anni, è stata la prima ad aprire una libreria nel suo quartiere di origine, Tor Bella Monaca, perché come racconta: “mancava un luogo di aggregazione sociale ì che avvenisse attraverso la cultura, la lettura di un libro, le riflessioni su quale testo leggere o meno e quelle successive”.
Conosciuta anche come “La Libraia” nel quartiere di Tor Bella Monaca, Alessandra è una donna di 45 anni determinata ed appassionata. Madre di una bambina, ha sempre creduto nell’importanza della cultura e della lettura come strumenti per la crescita personale e per il benessere della comunità.
Nonostante gli ostacoli che ha incontrato nel corso della sua vita, Alessandra non ha mai perso la sua determinazione e la sua positività. Per questo motivo, dopo una lunga assenza di 40 anni, ha deciso di aprire la prima libreria del quartiere, con l’obiettivo di creare un luogo di aggregazione sociale dove la cultura e la lettura fossero al centro dell’attenzione.
La sua passione per i libri, tuttavia, non si è mai limitata alla vendita. Alessandra è anche una persona coraggiosa, che non ha mai avuto paura di esprimere la propria opinione e di difendere le proprie idee. Questo è stato dimostrato quando ha deciso di rifiutare di vendere il libro dell’attuale premier “Io sono Giorgia”, a causa delle sue opinioni politiche.
Purtroppo, questo suo coraggio le è costato caro: Alessandra ha infatti ricevuto minacce da gruppi di estrema destra, ed è stata costretta a vivere sotto scorta per un certo periodo di tempo. Nonostante ciò, Alessandra non si è mai lasciata intimidire, e ha continuato a lottare per la libertà di espressione e per i propri valori.
Oggi, protetta dalla Digos, Alessandra è tornata ad una vita semi-normale, ma non ha mai smesso di credere nella cultura e nella lettura come strumenti di crescita personale e di coesione sociale. La sua libreria è diventata un punto di riferimento per la comunità di Tor Bella Monaca, e Alessandra continua a lavorare con passione e dedizione per diffondere la cultura e il sapere. Nel 2022 ha lottato per restare nel suo quartiere, nonostante lo sfratto ricevuto per la sua attività. Grazie anche al contributo dei cittadini, è riuscita a restare aperta e da portare avanti le sue preziose battaglie.